Socio Assistenziale
Lassistenza, sempre presente nell'arco delle 24 ore, viene garantita dal personale qualificato che ha il compito di:

• Assistere l'ospite in tutte quelle attività che non è in grado di svolgere autonomamente;
• Assicurare a tutti gli ospiti il sostegno necessario per un confor-tevole soggiorno.

Le attività essenziali in una giornata tipo sono:

• Alzata dell'ospite
• Ausilio per l'igiene personale e vestizione
• Riordino dei letti e pulizia degli ambienti
• Aiuto nella deambulazione
• Controllo dell'awenuta somministrazione dei farmaci
• Preparazione dell'ospite per la notte
• Assistenza ed intrattenimento nell'arco della giornata

Assistenza Sanitaria
La presenza di personale qualificato è garantita durante tutte le ventiquattro ore, per tutti i giorni dell'anno. li servizio infermieristico prevede il controllo giornaliero di pressione arteriosa e glicemia, la somministrazione della terapia e, ove necessario, la detersione di ferite, piaghe e di eventuali fleboclisi.
Per ogni ospite l'assistenza medica è garantita dal Servizio Sanitario Nazionale.
Sono a carico della struttura:

• la predisposizione, a cura di un infermiere, delle terapie farmaco­logiche prescritte dal medico curante;
• l'effettuazione (previa richiesta del medico curante) di prelievi eseguiti all'interno della struttura.

Le determinazioni analitiche sono affidate ad un laboratorio esterno certificato. Gli esiti giungono tramite posta elettronica ed in formato cartaceo.
Le visite specialistiche vengono effettuate su richiesta del medico curante dell'ospite.
Nel caso di emergenze, il personale della struttura prowederà a chiamare un medico di fiducia, o la guardia medica o il servizio I 18. Il trasporto per visite personali o per indennità di accom­pagnamento è a carico dei familiari, così pure il costo per l'eventuale ambulanza per ricovero ospedaliero.

Particolare attenzione viene prestata alla idratazione dell'anziano che viene realizzata attraverso l'offerta di bevande durante tutto l'arco della giornata. Quando è necessario, l'idratazione awiene attraverso l'applicazione di sol. fisiologica e.v. Sebbene la struttura nasca come "Casa di Risposo", vengono effettuati controlli ematologici a cadenza prestabilita, con prelievo effettuato direttamente dal nostro infermiere. Per raggiungere uno standard elevato di assistenza, la struttura sarà dotata di una cartella clinica computerizzata che consente di monitorare le terapie e le necessità quotidiane del singolo anziano.

Fisioterapia
Gli ospiti possono usufruire del servizio di fisioterapia erogato dall'ASL (previa richiesta del medico curante e successiva autorizzazione) o di un servizio di fisioterapia privato a pagamento a disposizione della struttura. I vantaggi dell'attività aerobica sulla salute e sulle funzionalità cardiorespiratorie sono ben descritte e di sicuro effetto oltre che di minor traumaticità, almeno in linea generale.
Nell'anziano, spesso, molte articolazioni vengono bloccate dall'artrosi, dalla mancanza di attività, da ispessimenti, calcificazioni e pregresse patologie.Tutto ciò obbliga a procedere con cautela per non aggravare la situazione recando ulteriori danni. Bisogna chiarire che non si interviene solo sulle articolazioni ma bensì anche sui legamenti, sui tendini e sui gruppi muscolari. li movimento evita ai muscoli di perdere il loro trofismo, mentre ai tendini e ai legamenti di ridurre la loro lunghezza ed elasticità perdendo l'ampiezza del movimento.
Nelle cartilagini articolari si verifica un assottigliamento in quanto la carenza di sollecitazioni provoca mancanza di liquidi con conseguente rigidità muscolare oltre che stati dolorosi.
Gli esercizi proposti devono quindi dare all'anziano una spiegazione particolareggiata circa il coinvolgimento di muscoli e di articolazioni interessate, le posizioni da assumere e la respirazione da coordinare durante il movimento.
Occorre evitare i movimenti bruschi perchè un'esecuzione lenta, preceduta da un buon riscaldamento, è senz'altro più efficace ed evita stati dolorosi, gonfiori o flogosi. Poichè le articolazioni svolgono la funzione di ammortizzatori meccanici, esse risultano maggiormente sottoposte ad usura.
Con il passare degli anni, si assiste ad un processo degenerativo a carico delle cartilagini articolari, che può causare una compro­missione dell'anatomia nonchè della funzionalità.
Queste alterazioni possono causare una riduzione della mobilità articolare e del controllo posturale che però non devono indurre il soggetto a ridurre ulteriormente la propria attività fisica. Infatti, nelle patologie artrosiche dell'arto inferiore, la regressione motoria secondaria al deficit propriocettivo, "da non uso", è quasi più invalidante dell'effettivo danno articolare. Gli esercizi di gestione dell'instabilità favoriscono lo sviluppo di meccanismi automatici e riflessi, che consentono al soggetto di riappropriarsi della sicurezza e fluidità dei movimenti. In presenza di processi degenerativi articolari le possibilità di recupero funzionale, anche in tempi brevi, sono sorprendenti. Inoltre, la mobilità articolare è condizionata non solo dalle naturali­modificazioni organiche conseguenti all'età, ma anche dallo stato di tensione abituale della persona anziana nonchè dagli stress psico-fisici che si riflettono sulla postura del corpo, provocando atteggiamenti rigidi, innaturali e a volte dolorosi.

Le articolazioni più soggette a fenomeni patologici con conseguenti danni sono:

1) Scapolo - omerale
2) Coxo - femorale
3) Femoro - rotulo - tibiale
4) Intervertebrali 

La colonna verterbrale merita particolare attenzione perchè gli stati infiammatori dolorosi possono provocare l'irrigidimento di alcuni gruppi muscolari, anche quando il malessere scompare. Con opportuni esercizi si possono decontrarre i muscoli rigidi. Per questo possono essere utili i massaggi, meglio se praticati da un fisioterapista, con movimenti dolci assolutamente non forzati per non provocare stiramenti muscolo-legamentosi e lacerazioni capsulari. Invece, se la situazione è normale, si possono insegnare semplici tecniche di auto massaggio o di massaggio a coppie con l'utilizzo di piccoli attrezzi quali palline o bacchette. La mobilità articolare risulta tra le più facili da recuperare se si svolge un lavoro costante nel tempo.
L'anziano, riaquistando fluidità nei movimenti, si sente più sicuro e si riscopre nuovamente in grado di compiere le normali azioni di vita quotidiana.

Ristorazione
La preparazione dei pasti è effettuata all'interno della struttura da personale specializzato. I menù vengono redatti settimanal­mente in modo da offrire alternative ogni giorno della settimana, nel rispetto delle specifiche tabelle dietetiche autorizzate e vistate dal Servizio Igiene dell'ASL e della stagionalità dei cibi. Su richiesta del medico curante vengono preparate diete personalizzate.

I servizi nell'arco della giornata sono i seguenti:

  • Colazione
  • Distribuzione bevande metà mattinata
  • Pranzo
  • Bevande e tisane pomeridiane
  • Cena

Attività di Animazione
Le attività sono programmate da un animatore e concordate con lo psicologo della struttura e con la direzione, in modo tale da dare la possibilità agli ospiti di svolgere quelle che preferiscono. La struttura possiede un ampio salone adibito alle attività di animazione, dotato di computer, sistema di amplificazione e proiettore, dove gli anziani trascorrono gran parte della loro giornata.
Per lo svolgimento di alcune attività, vengono suddivisi in vari gruppi, a seconda della gravità delle patologie e del grado di deterioramento cognitivo.

PAI - Piano Assistenziale Individuale
"Non sostituirsi ma aiutare la persona anziana ad adattarsi alla propria disabilità, ad accettar/a e mantenere un accettabile livello di autostima e quindi di soddisfazione e benessere".

L'équipe lavora in base a progetti individualizzati per ogni persona presa in carico, con l'obiettivo di promuovere la personalizzazione degli interventi e permettere una migliore qualità di vita indipendentemente dal livello di autonomia. Il momento centrale di un lavoro così organizzato è costituito dalla stesura del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) che ha l'obiettivo di migliorare la qualità della vita degli ospiti, attraverso una presa in carico professionale da parte di un gruppo di gestione. Questo progetto si attua attraverso il lavoro di équipe, che ha lo scopo di pianificare, controllare e verificare il PAI. Partecipano al gruppo tutte le professionalità che sono direttamente interessate al caso, in particolare: la Responsabile, l'Operatore del servizio assistenziale, il Medico, lo Psicologo, l'Infermiere, il Fisioterapista, l'Animatore. li PAI compilato e condiviso dall'équipe, viene messo a disposizione di tutti gli operatori per l'attuazione del piano stesso. Inoltre il PAI emesso viene portato all'attenzione dell'Ospite stesso e/o dei suoi familiari che vengono coinvolti nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi fissati. Viene effettuata una valutazione dei risultati sia al fine di valutare le condizioni dell'ospite, sia al fine di valutare i PAI stessi. Queste valutazioni vengono effettuate a cura dell'équipe multidisciplinare. Le valutazioni vengono effettuate a medio termine ( I /3 mesi) per la verifica degli interventi attuati a lungo termine (6/ 12 mesi) per la valutazione dello stato generale dell'Ospite.

Assistenza Psicologica
Obiettivo dello psicologo nelle residenze per anziani è quello di migliorare la qualità della vita dell'ospite. Nel perseguire tale scopo è necessario intervenire su fronti diversi: non solo direttamente sull'ospite ma anche sulle relazioni che l'ospite ha con l'organizzazione in cui è inserito.
AMBITI
Gli ambiti cui si rivolge l'attività psicologica nel lavoro con gli anziani possono essere quattro:

1. Un ambito rivolto direttamente agli ospiti e che riguarda le seguenti aree di intervento:
- valutazione diagnostica;
- colloqui di sostegno psicologico all'anziano nei momenti di particolare difficoltà;
- attività di tipo terapeutico-riabilitativo rivolte al singolo o al gruppo (Rot, Volidotion Theropy. Palestro di Vito, ecc.), volte al mantenimento delle abilrtà residue, a stimolare la comunica­zione, la socializzazione, ecc.; 
- intervento nella delicata fase dell'accoglienza dell'ospite in struttura, cercando di facilitare l'ingresso nella residenza per anziani, ponendosi come tramite tra la famiglia e la struttura.
2. Relazione e collaborazione con i familiari degli ospiti per tutto il periodo di permanenza in struttura, sostegno psicologico di tutto il sistema familiare.
3. Un ambito rivolto agli operatori, in quanto lo psicologo si occupa del buon funzionamento dell'équipe e delle relazioni èquipe-anziani-famiglia.
Tale ambito riguarda le seguenti aree di intervento:
- supporto rivolto agli operatori in situazioni di difficoltà
(burn-out, rapporti difficili con gli ospiti, ecc.);
- garanzia di coordinamento dei vari gruppi di lavoro con i diversi operatori (es. animatore, fisioterapisti, ecc.) con riunioni periodiche;
4. Formazione degli operatori di tipo psico-sociale e relazionale.

STRUMENTI
Il repertorio di strumenti di cui si può awalere lo psicologo è estremamente vasto e diversificato in base agli ambiti di intervento. E' opportuno che lo psicologo utilizzi soltanto gli strumenti utili a valutare le difficoltà che quella persona può incontrare e le risorse di cui si può awalere nello svolgimento delle attività per lei importanti. li colloquio individuale ( e di gruppo) è lo strumento principe, in grado non solo di consentire una diagnosi (per taluni completa) ma anche di divenire un sostegno per l'anziano nell'affrontare i suoi problemi e quindi un veicolo di aiuto. Altro veicolo importante di conoscenza è l'osservazione, soprattutto se accompagnata dai colloqui con il personale. Gli operatori sono indubbiamente le persone che trascorrono più tempo con l'anziano e che hanno modo di osservarlo in momenti diversi della giornata. Collaborare con loro è indispen­sabile sia per raccogliere nuove informazioni sugli ospiti, sia per aiutare il personale stesso a lavorare meglio. Per quanto concerne gli interventi di sostegno e/o riabilitativi, vi sono diverse possibilità che vanno dal colloquio libero individuale ai colloqui di gruppo più strutturati in cui sono previste attività specifiche volte a far sperimentare ed esercitare all'anziano competenze spesso credute perse definitivamente. Ci riferiamo ad attività quali la ROT (terapia di orientamento alla realtà), la Validation Therapy, la Palestra di Vita, ecc. Ciascuna di queste attività ha il duplice obiettivo di far mantenere all'anziano le sue capacità residue e di aumentare il tono dell'umore del partecipante.